La Shoah nella storia

In occasione della Giornata della Memoria, lunedi 27 gennaio, alle ore 21.00 presso la Vecchia Farmacia abbiamo invitato il dott. Walter Pennetta per una serata in cui parlare de “La SHOAH nella storia”, un’occasione per approfondire, capire e riflettere su uno dei periodi più bui del secolo scorso.

L’evento è patrocinato dal Comune di Mediglia ed è il primo di una serie di “Incontri con la storia” tenuti dal dott. Pennetta.

Il dott. Pennetta, appassionato ed esperto di storia, ha aperto la conferenza specificato di voler raccontare la Shoah sotto un punto di vista inusuale: infatti non ha riportato fatti e testimonianze delle disgrazie dei deportati nei campi di concentramento, ma ha voluto fare un lungo excursus storico per risalire alle “motivazioni” che hanno portato allo sterminio di 6 milioni di ebrei, motivazioni che affondano nella storia.

Il racconto è pertanto iniziato nel 1200 a.C. con l’esodo degli ebrei guidati da Mosè, già da allora costretti a lasciare la loro terra, passando per le persecuzioni del periodo romano, ai conflitti tra il cristianesimo e il popolo ebraico durante tutti i secoli successivi.

Con riferimenti ai diversi ghetti in cui gli ebrei sono stati confinati nel corso dei secoli, passando per le motivazioni che hanno portato gli ebrei ad essere considerati usurai, la storia ha visto in diverse nazioni crescere un profondo antisemitismo, insieme alle più svariate forme di razzismo, spesso regolarizzate dagli stessi governi.

Il dott. Pennetta ha poi spostato l’attenzione sui conflitti tra Francia e Germania, dalle guerre napoleoniche fino alla prima guerra mondiale, dove la Germania sconfitta e umiliata sentiva la voglia di rivincita e di vendetta.
Si è poi arrivati ai riferimenti del “ventennio” in Italia e alla storia di Hitler, che dall’Austria si spostò in Germania dove le sue ideologie naziste trovarono terreno fertile e dove negli anni riuscì a convincere migliaia di tedeschi, grazie alla sua dialettica e ai suoi comizi, a seguirlo nel suo delirio di onnipotenza, cercando di affermare la superiorità ariana a scapito di tutti gli altri popoli, Ebrei in primis.

La cosa che ha lasciato tutti esterrefatti è stato sapere che Hitler scrisse un libro (Mein kampf), durante un periodo di prigionia, prima dell’ascesa al potere, in cui espose il suo pensiero politico e delineò il programma nazista: tra le varie ideologie, formulò la tesi del “pericolo ebraico”, definì la superiorità della razza ariana pura e la necessità di ampliare i confini della Germania a est, invadendo Polonia e Cecoslovacchia. Il libro risulta in pratica una sorta di programma elettorale, che Hitler mise poi in pratica e rispettò quasi in toto.

La proiezione di alcuni spezzoni di filmati storici hanno poi portato l’attenzione sul modello comunicativo del dittatore nazista, sul seguito incondizionato e accondiscendente della maggioranza dei tedeschi, nell’accettare le imposizioni naziste verso gli ebrei e i “diversi”, mentre una scena del film “Conspiracy – Soluzione finale” ha spiegato come dalla scelta iniziale di cacciare gli Ebrei dalla Germania, si sia arrivati al genocidio con le camere a gas.

Il dott. Pennetta ha poi sottolineato la differenza tra i vari gruppi militari tedeschi, dal Wehrmacht ovvero l’esercito nazionale, allo Schutzstaffel più noto come SS, l’esercito del partito nazionalsocialista, sotto il diretto comando di Hitler, fino alle meno note Einsatzgruppen, “squadre di della morte” formate da persone comuni che hanno brutalmente giustiziato da sole milioni di ebrei nell’avanzata verso est.

La serata si è conclusa con una serie di domande del pubblico, preoccupato che questi raccapriccianti accadimenti possano ripresentarsi, vista la situazione socio-politica attuale.

“La Shoah nella Storia, per non dimenticare”